1.       A livello nazionale:

 

L'articolo 1 dello Statuto sociale della Società Dante Alighieri puntualizza in maniera chiara la missione della "Dante", fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci ed eretta in Ente Morale nel 1893: ricongiungere idealmente gli emigrati alla madre patria, dunque, intensificando e mantenendo vivo il loro legame culturale, umano e linguistico con l'Italia anche se lontani.

Con il passare degli anni la Società Dante Alighieri ha ovviamente allargato i propri orizzonti istituzionali stando al passo con i tempi e soprattutto sfruttando al meglio le nuove tecnologie che hanno segnato una vera e propria svolta nella comunicazione e negli scambi mondiali a qualsiasi livello.

Oggi la "Dante" rappresenta una delle Istituzioni più importanti in ambito di valorizzazione, promozione e diffusione della nostra lingua e della nostra cultura: in Italia sono 95 i Comitati distribuiti in quasi tutte le province; all'estero le sedi della Società sono 423, diffuse in più di 60 Stati, e curano l'attività di circa 5.900 corsi di lingua e cultura italiane a cui sono iscritti più di 200.000 soci studenti.

La "Dante Alighieri" è anche impegnata ad assicurare la presenza del libro italiano in tutto il mondo attraverso la costituzione e l'aggiornamento do oltre 300 biblioteche disseminate in ogni parte del pianeta e dotate di oltre 500.000 volumi di vario genere.

Sul piano strettamente didattico la Società Dante Alighieri opera, in base a una convenzione con il MAE e con il plauso scientifico dell'Università "La Sapienza" di Roma, per la certificazione dell'italiano di qualità con un proprio certificato PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), riconosciuto anche dal MLPS e dal MIUR, che attesta la competenza in italiano come lingua straniera secondo una scala di sei livelli rappresentativi di altrettante fasi del percorso di apprendimento della lingua che corrispondono a quelli stabiliti dal Consiglio d'Europa.

 Quanto all’indentità nazionale, la Società Dante Alighieri - naturalmente - non trascura questo profilo, tutt'altro: la riscoperta della letteratura classica e contemporanea, della poesia e delle grandi opere che hanno unito l'Italia è divenuto uno dei principali obiettivi della "Dante", che ha ideato il progetto "Il mondo salvato dalla Poesia" proprio per venire incontro a questo bisogno di vitalità di un sentimento identitario oggi piuttosto spento e quasi dimenticato:

audiolibri, dvd multimendiali dei poeti - da Pascoli a Carducci - video danteschi, leopardiani e foscoliani per una rilettura moderna dei classici che hanno scritto le pagine più belle della nostra letteratura sono solo alcune delle iniziative in cantiere.

In 120 anni, insomma, la "Dante Alighieri" ha insegnato l'italiano a milioni di persone desiderose di apprendere una lingua - la "lingua del sì" - capace di agevolare l'integrazione sociale dei "nuovi cittadini", di aprire prospettive professionali, di riunire i legami con gli italiani residenti all'estero e di incantare con la musicalità e l'armonia che da sempre valorizzano il nome dell'Italia nel mondo.

E tutto ciò lo si deve senza dubbio a Dante, il vero padre della lingua italiana, colui che ancora oggi - a distanza di secoli - è lo scrittore italiano che meglio ci rappresenta nel panorama letterario internazionale.

Il Sommo Poeta ci ha insegnato che la lingua costituisce anche una parte integrante del sentimento di identità nazionale, perché amare il proprio Paese vuol dire amare la propria lingua.

 

2.       A livello locale:

 

Su base territoriale la “Società Dante Alighieri” opera anche attraverso i Comitati, organismi periferici costituiti da un gruppo non inferiore a cinquanta soci che si riuniscono per realizzare un programma concordato con la stessa, in particolare al fine di promuovere le attività culturali, raccogliere fondi e realizzare progetti culturali con istituzioni e soggetti locali.

Tutti i Comitati operano sulla base di un programma triennale di attività concordate con la “Società Dante Alighieri” nell'ambito del piano strategico pluriennale di attività culturali.

Il Comitato spezzino nacque il 16 febbraio 1890 e partecipò con due delegati ai lavori del 1° Congresso Nazionale, svoltosi a Roma nei giorni 25 e 26 marzo dello stesso anno: si tratta del dott. G. Occoferri e del prof. L. d’Isengard.

Ancora oggi opera in sinergia con la sede nazionale per diffondere la lingua e la cultura italiane nell’ambito del territorio, grazie alla partecipazione e al lavoro dei suoi soci, che sono la vera spina dorsale dell’associazione.

 

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